Approfondimento
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13/05/2022
Consigli dell'Agorateca #4
Film a caso con un perché
Scritto da: Redazione Agorateca

Appuntamento sotto il letto – Yours, Mine and Ours
Di Melville Shavelson
Commedia, per famiglie | Colore | Stati Uniti | 1968 | 111’
Con Lucille Ball, Henry Fonda, Van Johnson, Louise Troy, Sidney Miller, Tom Bosley.
Consigliato: per riscoprire una divertente commedia del passato su un comodo divano con una bella coperta calda, crostate di frutta appena sfornate e popcorn abbondanti.
Limite di età: a partire dai 12 anni.
Parole chiave/curiosità: allegria, gioia di vivere, ottimismo, cambiamento.
Tratto da un classico della letteratura per ragazzi, Pollyanna di Eleanor H. Porter.
Dedicato a: agli appassionati dei film americani anni ’60 e alle piccole commedie che lasciano un senso di leggerezza e di calore.
Helen North (Lucille Ball) è un’infermiera, vedova con otto figli, che lavora in una base navale in California, mentre Frank Beardsley (Henry Fonda) è un ufficiale di marina, anche lui vedovo e padre di dieci figli: si incontrano, si innamorano e si sposano unendo le loro già numerose famiglie. Storia ispirata a un fatto vero.
Mettete insieme una grandiosa attrice comica, istrionica, ironica e dalla mimica fuori dal comune come Lucille Ball (famosa in tutto il mondo per la sit com I love Lucy) e il grandioso e serissimo Henry Fonda insieme ai loro diciotto figli. Fate attenzione alla scena in cui i figli di lui fanno ubriacare lei alla prima cena, al loro primo appuntamento, all’organizzazione dei diciotto figli quando andranno a vivere tutti insieme. Di questo piacevole film è stato fatto un remake nel 1996: I tuoi, i miei, i nostri con Renè Russo e Dennis Quaid. Andate a riscoprire altri film del passato di cui magari abbiamo visto i rifacimenti moderni che pensiamo essere pezzi unici ma che invece prendono origine da piccole perle del passato. Un esempio su tutti: Scrivimi fermo posta (The Shop around the corner, 1940) del magnifico Lubitsch: commedia degli equivoci in cui i due innamorati che non si conoscono di persona si scambiano una fittissima corrispondenza epistolare; nell’era di internet (1998) le lettere diventano e-mail e avrete C’è post@ per te di Nora Ephron con Tom Hanks e Meg Ryan.
Come rubare un milione di dollari e vivere felici – How to Steal a Million
Di William Wyler
Commedia, giallo, romantico | Colore | Stati Uniti | 1966 | 123’
Con Audrey Hepburn, Peter O’Toole, Eli Wallach, Hugh Griffith, Marcel Dalio.
Consigliato: a chi vuole passare una bella serata.
Limite di età: a partire dai 10 anni.
Parole chiave: glamour, splendida Parigi, musei, opere d’arte, Givenchy, togetherness, furto, champagne, colonna sonora di John Williams.
Dedicato: a chi ama Audrey, a chi vuol vedere una commedia divertente, “leggera” e ben fatta che unisce toni umoristici a intriganti elementi di suspence.
Charles Bonnet (H. Griffith), un rinomato mercante e collezionista d’arte, presta per un’esposizione temporanea a un prestigioso museo di Parigi la “sua” Venere del Cellini. Nessuno, a parte la figlia Nicole (A. Hepburn), sa che Bonnet in realtà è un falsario, come falsa è del resto anche la statuetta prestata al museo. Quando però il museo incarica un tecnico per analizzare l’opera per poter convalidare la milionaria assicurazione su di essa, Nicole pensa che l’unica soluzione sia di rubarla prima che questo avvenga. Ad aiutarla ci sarà Simon (Peter O’Toole), sedicente ladro in smoking. Memorabile la lunga sequenza in cui Nicole e Simon sono nello sgabuzzino delle scope del museo in attesa di perpetrare il furto; delizioso il dialogo tra i due (che vi consiglio di ascoltare in versione originale). Vi esorto anche a fare ulteriori ricerche e scoperte su: il resto della filmografia di Wyler (uno fra tutti: I migliori anni della nostra vita), la filmografia intera di Audrey, la mostra all’Ara Pacis dedicata a lei -in occasione dei 50 anni di Colazione da Tiffany- se vi capita di essere a Roma, la filmografia degli altri attori del cast: ad esempio dopo che sarete rimasti abbagliati da Peter O’toole rivedete insieme ai vostri figli Lawrence d’Arabia del grandioso David Lean.