Approfondimento
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22/05/2025
L'influenza del clima e dell'estetica estiva nel cinema
Alcuni film utilizzano l'estate come scenario per raccontare storie di cambiamento o tensione.
Scritto da: Redazione Agorateca

L’influenza del clima e dell’estetica estiva nei film è un tema affascinante e ricco di sfumature, poiché l’estate non è solo una stagione calda, ma un periodo che evoca emozioni forti, da quelle di libertà e leggerezza a quelle di tensione e claustrofobia. L’estate è spesso utilizzata come uno sfondo simbolico, cornice che valorizza i temi del cambiamento, della crescita e della transizione: esploriamo alcuni film emblematici che raccontano queste trasformazioni attraverso l’estetica dell’estate.
Il giardino delle vergini suicide (1999), di Sofia Coppola
Nel film di Sofia Coppola, l’estate è ancora una volta la stagione che segna un cambiamento, ma in questo caso l’atmosfera che pervade la storia è oppressiva, claustrofobica e inquietante. La storia delle sorelle Lisbon, giovani ragazze in una cittadina suburbana americana, è raccontata in modo che l’estate diventa il periodo di crescita, ma anche di soffocamento, in cui le giovani protagoniste affrontano temi complessi come la libertà, il desiderio e la morte.
Moonrise Kingdom (2012), di Wes Anderson
In Moonrise Kingdom, Wes Anderson crea un mondo estivo ricco di dettagli e simmetrie, dove i colori vividi e il paesaggio marino giocano un ruolo fondamentale nella costruzione della storia. Il film racconta la fuga di due giovani innamorati, Sam e Suzy, che si rifugiano in un’isola isolata, sfidando le convenzioni sociali e familiari. L’estate, con la sua luce calda e le lunghe giornate, diventa il palcoscenico ideale per una storia di ribellione, amore giovane e la ricerca della libertà.
Monica e il desiderio (1953), di Ingmar Bergman
Film che esplora la passione giovanile e la ricerca della libertà attraverso la storia di due giovani innamorati, Harry e Monika, che si incontrano durante un’estate di vacanza. La loro relazione si sviluppa in un’estate che è al contempo gioiosa e turbolenta, ma che, alla fine, non potrà durare. Il film di Bergman cattura la bellezza e la tensione dell’estate attraverso una narrazione che esplora il desiderio e la solitudine. L’atmosfera estiva, con il mare e il paesaggio soleggiato, è il contesto perfetto per raccontare una storia di passione che inevitabilmente sfocia nella disillusione.
Pauline à la plage (1983), di Éric Rohmer
L’estate in Pauline à la plage non è solo un elemento narrativo, ma un vero e proprio personaggio visivo. Il mare, il cielo azzurro, la sabbia e la luce solare si mescolano a un’atmosfera di intimità e riflessione, che amplifica il senso di transizione che attraversano i personaggi. In questo modo, l’estate diventa simbolo di un’epoca di incertezze e di sogni non realizzati, ma anche di bellezza e libertà. L’estate in Pauline à la plage si manifesta come il luogo dove i desideri si incontrano con la realtà, dove l’infanzia si dissolve lentamente, e dove si comincia a intravedere un nuovo mondo, più complesso e sfaccettato.
Lady Bird (2017), di Greta Gerwig
Lady Bird non è propriamente un film che si svolge solo in estate, ma le scene estive sono cruciali per lo sviluppo della protagonista, Christine “Lady Bird” McPherson. La sua adolescenza si svolge tra la ricerca di indipendenza, l’addio alla sua città natale e il rapporto complesso con sua madre. L’estate, con la sua energia e il suo senso di chiusura del ciclo, rappresenta un momento di riflessione, di crescita e di sfide per Lady Bird, un periodo che la spinge a fare i conti con se stessa e le sue aspettative.
Call Me by Your Name (2017), di Luca Guadagnino
Il film di Luca Guadagnino si svolge durante l’estate del 1983 in una villa della campagna italiana. L’estate in questo caso non è solo il periodo in cui si svolgono gli eventi, ma diventa un elemento narrativo centrale che amplifica il processo di scoperta e cambiamento del protagonista, Elio. L’atmosfera calda e lussureggiante, i campi assolati, la sensazione di tempo sospeso, tutto contribuisce a creare un ambiente sensoriale che rispecchia l’intensità dei sentimenti che Elio vive.