Approfondimento
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22/05/2025
Mondi futuri
Uno sguardo al catalogo Agorateca dalla fantasia degli scrittori alla tecnologia avanzata del cinema
Scritto da: Redazione Agorateca

Ridley Scott: Blade Runner di Roy Menarini
Lindau, Torino (2007) – 119 pagine, illustrato
Saggio, cinema
All’epoca della sua uscita pochi potevano prevedere che Blade Runner sarebbe diventato il più celebre cult movie contemporaneo. Le ragioni di questo successo sono tuttora motivo di discussione: è l’ipotesi di un futuro credibile a conquistare gli spettatori o è piuttosto l’antica storia del detective e della sua caccia che rimane nella memoria per tanto tempo? Qualunque sia la spiegazione. Blade Runner offre poche certezze e molte suggestioni. Indicato da numerosi critici come l’atto di nascita di un cinema nuovo, citazionista, emozionante e patinato, in una parola postmoderno, oggi il capolavoro di Ridley Scott tradisce i suoi legami con i sogni della modernità. Blade Runner è il film che ha parlato la lingua segreta di ogni singolo spettatore.
I’ve seen things you people wouldn’t believe.
Attack ships on fire off the shoulder of Orion.
I watched c-beams glitter in the dark near the Tannhauser Gate.
All those moments will be lost in time, like tears in rain.
Time to die.
Blade Runner di Ridley Scott (1982)
con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos, M. Emmet Walsh
Fantascienza, – USA, 1982, durata 117 minuti
In una Los Angeles brulicante, immensa e situata nel futuro prossimo, un ex detective della polizia, specializzato nella caccia e nel “ritiro” di replicanti ribelli, viene richiamato in servizio per scovarne quattro, evasi da una colonia extraterrestre. Questa volta, la sua vita ne uscirà del tutto cambiata.
Ai premi Premi Oscar 1983:
Candidatura per la migliore scenografia a Lawrence G. Paull, David L. Snyder e Linda DeScenna
Candidatura per i migliori effetti speciali a Douglas Trumbull, Richard Yuricich e David Dryer
Ai Golden Globe 1983:
Candidatura per la miglior colonna sonora a Vangelis
Hunger Games di Suzanne Collins
Mondadori, Milano (2009) – 369 pagine
Narrativa distopica
Quando Katniss urla “Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!” sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell’estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell’Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l’audience.
Hunger Games di Gary Ross (2012)
con Lenny Kravitz, Jennifer Lawrence, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Bruce Bundy
Avventura, – USA, 2012, durata 117 minuti
Ogni anno, come punizione a un tentativo di rivolta della popolazione, il presidente e il governo di Panem, paese post apocalittico diviso in dodici Distretti e sorto sul territorio del Nord America, sorteggiano un ragazzo e una ragazza da ognuno dei Distretti per partecipare agli Hunger Games, reality che si svolge attraverso una serie di prove fisiche e combattimenti all’ultimo sangue terminanti con il trionfo di un solo vincitore. Tra i concorrenti dell’ultima edizione, dallo stesso Distretto arrivano la 16enne Katniss, offertasi volontaria per salvare la vita della sorella minore e istruita a combattere dall’ex vincitore e alcolizzato Haymitch, e il giovane Peeta, da sempre invaghito della ragazza.